Bassa, alta, fritta crosta croccante, con il cornicione ripieno di ricotta, margherita o anche un semplice “ciccio”. Comunque la preferiate, la pizza è sempre la pizza!
Emblema dell’italianità del mondo, la pizza napoletana è letteralmente un patrimonio dell’umanità (nominata patrimonio UNESCO il 7 dicembre 2017), ma vi siete mai chiesti quando e dove è nato il piatto più buono del mondo?
Dal Neolitico alla “mastunicola”: gli antenati della pizza
La risposta non è assolutamente immediata, anzi, si può dire che la pizza sia un alimento frutto di millenni di evoluzione ed in continuo e costante cambiamento.
Ad essere precisi, bisognerebbe iniziare a raccontare la storia della pizza dal Neolitico, quando i nostri antenati hanno scoperto la panificazione. Già 3000 anni fa, infatti, diverse popolazioni erano solite condire piccole sfoglie di pane con svariati ingredienti. Anche gli antichi greci preparavano uno speciale pane dalla forma appiattita, una sorta di focaccia che in greco antico si chiamava πίττα (pitta).
Tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento, troviamo alcune attestazioni dell’esistenza della pizza alla “mastunicola”, una tipo di pizza soffice preparata con basilico, strutto e formaggio. Per l’esordio della pizza come la conosciamo oggi, invece, dobbiamo aspettare quasi un secolo.
Napul’è la culla della pizza
La pizza con la P maiuscola nasce – ovviamente! – a Napoli, nel XVIII secolo.
I contadini e i lavoratori napoletani cercavano un pasto economico, saporito e veloce da preparare: nacque così la pizza, una focaccia cotta al forno con pomodori, olio d'oliva, aglio e talvolta acciughe.
Ormai la diamo per scontata ma la presenza del pomodoro nella ricetta della pizza non è così ovvia. Il pomodoro fu introdotto sulle tavole europee dopo la scoperta dell’America. Sin da subito ha suscitato diffidenza tra i palati del vecchio mondo perché ritenuto velenoso. Fino a quel momento, le piante di pomodoro avevano più che altro uno scopo ornamentale finché un ignoto palato rivoluzionario provò ad inserirlo in cucina.
È grazie a questa innovazione gastronomica che oggi possiamo gustarci una bella pizza con la “pummarola n’coppa”.
La Pizza Margherita: un regalo degno di una regina!
La pizza ha origini popolari. È stato un piatto consumato principalmente per le strade e nelle campagne e in origine non ha trovato fortuna presso i banchetti aristocratici. Questo fino al 1889: anno della vicenda – entrata ormai nella leggenda – della visita a Napoli della regina Margherita di Savoia. Si narra che in occasione della visita regale, il cuoco partenopeo Raffaele Esposito abbia realizzato una speciale pizza. Gli ingredienti erano semplici ma pieni di gusto, proprio come il popolo napoletano: pomodoro, mozzarella ed una foglia di basilico. È così che nacque la Pizza Margherita (in onore della regina), creata con gli stessi colori della bandiera tricolore.
La regina si innamorò immediatamente di quel piatto delizioso, tanto da lanciare una vera e propria moda a palazzo, sdoganando le “pizzate” anche tra le tavole imbandite dell’alta aristocrazia.
La pizza negli USA: alla conquista del nuovo mondo
Con le ondate di emigrazione italiana tra il XIX e il XX secolo, la pizza attraversò l'oceano e raggiunse gli Stati Uniti. Qui fu abbracciata con entusiasmo e trasformata in un'icona culturale. Le pizzerie iniziarono a comparire a New York e Chicago, portando varianti e introducendo ingredienti locali. Nascono così pizze come la “pepperoni pizza” (non fatevi ingannare dal nome, è una pizza al salame) o la temutissima “pizza hawaiana” con fette intere di ananas.
Nel secondo dopoguerra, la pizza conquistò il mondo grazie alla presenza di soldati in Italia. Da piatto umile, divenne una prelibatezza apprezzata in ogni angolo del pianeta, con infinite variazioni locali:
Pizza e Sostenibilità: un futuro più green con Gradisco
Qualunque sia la vostra pizza preferita o qualunque sia la punta di diamante della vostra pizzeria, la qualità dei prodotti e l'attenzione ai dettagli sono fondamentali, anche negli accessori eco-friendly che accompagnano la pizza. Con Gradisco, puoi servire le tue pizze su piatti in polpa di cellulosa piatto pizza, utilizzare posate in legno bis posate in legno, e bicchieri trasparenti riciclabili per le bevande bicchiere trasparente.
Le tovagliette in carta naturale tovaglietta carta naturale e colorate tovaglietta colorata aggiungono un tocco di stile, mentre il cartone pizza personalizzabile cartone pizza è ideale per l’asporto.
Con soluzioni ecologiche e personalizzabili, Gradisco ti aiuta a rendere il tuo locale più sostenibile, senza rinunciare alla qualità. Scopri di più su come possiamo supportarti!