È notte fonda, hai passato una memorabile serata in discoteca e stai per tornare a casa quando, all’improvviso, un tuo amico con una strana luce negli occhi avanza la proposta: “ci facciamo un kebab?”.
Se questa scena ti è familiare, adorerai questo articolo! Ti stiamo per raccontare le origini del principe dello street food, anzi, il sultano dello street food: ecco a te la storia del kebab!

Si tratta di un piatto diffusissimo in Medioriente, Egitto, India, Grecia ma soprattutto Turchia (che conta più di 90 tipologie diverse) ma, negli ultimi anni, ha conquistato l’Europa ed il mondo intero. È famoso per essere un super food altamente proteico, ricco di carboidrati e dal sapore intenso, ma anche pratico e facile da consumare anche in piedi. È lo street food perfetto e, per alcuni, la versione salata del “cornetto di mezzanotte”.

 

Prima di iniziare: Cos’è il Kebab?

La domanda ha una risposta un po’ scontata ma, nel caso in cui ti fossi perso gli ultimi 50 anni della storia mondiale, te lo spieghiamo noi!
Il kebab è un alimento a base di carne originario del Medioriente. È lo street food per eccellenza e si stima che ne esistano più di 100 tipi differenti. Può essere composto da carne tritata ed affettata di agnello, montone, bovino, pollo, tacchino ma mai di maiale (per via dei divieti della religione islamica).

La versione più conosciuta e diffusa è il Doner Kebab, chiamato anche “kebab da passeggio” in Turchia. Si tratta del tipico blocco di carne al girarrosto (doner vuol dire “rotante”) da cui vengono tagliuzzati straccetti con grossi coltelli e usati per farcire pane e piadine.

Si dice Kebab o Kebap?


Vi sarà sicuramente capitato di incontrare insegne di ristoranti che riportano il nome Kebab ed altri in cui lampeggia imponente la parola Kebap, con la P.
C’è differenza tra i due piatti? Assolutamente no! Semplicemente Kebab è il nome turco mentre la seconda versione è la sua translitterazione araba.

 

La storia del Kebab

Il kebab è un alimento dalle radici arcaiche. È talmente antico che è difficile ricostruire una effettiva origine, anche a causa delle centinaia di varianti locali diffuse nel mondo antico. Il kebab è un piatto che possiamo ritrovare nelle tradizioni culturali di un territorio incredibilmente vasto: dalla Mongolia alla Grecia.

In alto le spade!
Secondo la tradizione, il kebab non è nato da prestigiosi e talentuosi chef ma da semplici soldati persiani che, una volta accampati, erano soliti cuocere sul fuoco pezzi di carne usando le spade come spiedi giganti. Una cottura veloce, economica e che non aveva bisogno di grandi impiattamenti.

Il kebab nell’Antica Grecia
Una versione più antica è testimoniata da Omero, Aristofane, Senofonte e Aristotele. Nell’antica Grecia, già dall’VIII secolo a.C., si consumava carne di agnello (ingrediente tipico della cucina greca) arrostiti su spiedini di legno. Una specie di antico arrosticino che i greci chiamavano obeliskos.

Antichi food blogger: le origini del kebab in India
Un racconto interessante proviene dai diari di viaggio di Ibn Baṭṭūṭa, un esploratore marocchino che nel ‘300 si avventurò in lunghi viaggi alla scoperta del mondo allora conosciuto. Ibn Baṭṭūṭa appuntò sul suo diario curiosità e tradizioni gastronomiche dei paesi che ha visitato e, in India, assaggiò quella che ha tutta l’aria di essere una variante del kebab moderno.
Nel sultanato indiano il kebab era l’ingrediente principale di una soddisfacente colazione. Veniva consumato assieme al naan (un pane lievitato e cotto in forno) ed era un piatto davvero democratico: si poteva trovare a tavola nel palazzo reale ma anche servito al mercato come antenato dello street food. Grazie al suo speciale pane lievitato, il kebab indiano è noto per essere “il kebab più soffice del mondo”.

 

L’antenato del fast food

Cosa ha permesso al kebab di essere così diffuso nel mondo antico? Semplice, la modalità di cottura. Per aggirare la mancanza di risorse per alimentare i fornelli, il kebab si è rivelato un cibo pratico ed economico ma, soprattutto, altamente nutriente.
Cucinare cibi di grandi dimensioni, infatti, richiede tempo ed energia. Diversamente, cuocere piccoli brandelli di carne abbatte notevolmente i tempi di preparazione.

I ragazzi del kebab di Berlino
Arriviamo ai giorni nostri. Nel XX secolo il kebab conosce una nuova epoca d’oro. Negli ultimi 50 anni, questo street food ha colonizzato le abitudini culinarie tedesche (a seguito di un’importante ondata migratoria turca verso la Germania), rendendo Berlino la nuova capitale del kebab!
Avete mai sentito parlare di Mustafa's Gemüse Kebap? È un chioschetto molto semplice, una piccola struttura al bordo di un marciapiede. È un’attività leggendaria a Berlino, famosa per preparare kebab incredibilmente buoni e, chiaramente, la gente passa ore in fila pur di poterne assaggiare uno.

Pizza, Mandolino e Kebab
Ora attraversiamo le Alpi e cerchiamo di capire come ha fatto il kebab ad arrivare in Italia. Nella terra della pasta e della pizza non è semplice conquistare un posto tra le papille gustative degli italiani ma, negli anni ’90, il kebab spopola anche da noi.
Lo street food orientale conquista in un primo momento le grandi piazze e si afferma nelle metropoli come Milano, Torino e Roma ma in breve tempo raggiunge tutto lo stivale facendo innamorare anche le province con il suo gusto esotico. 

 

Conclusioni e Condimenti

Per concludere, “che ci mettiamo dentro?”. 
Pomodori, cipolle, lattuga, peperoni, patatine fritte e salse a volontà. A seconda dei gusti personali, non esiste una ricetta sbagliata.
Posso riempirlo fino a scoppiare? Teoricamente sì ma attenzione a non sporcarsi! Per fortuna in vostro soccorso ci sono i prodotti Gradisco!
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